Giovani ricercatori e professori duetteranno con Buccio di Ranallo, autore della Cronaca aquilana del 1300, in una passeggiata simbolica e reale su punti fondanti la Storia della città.
I cittadini saranno ospitati in questi duetti/duelli in 2 specifici appuntamenti (h 19.00; h 21.00) nell’affascinante cornice di Palazzo Cappa, da poco ritornato al suo antico splendore.
A 6 anni dal devastante terremoto che ha distrutto il cuore della città, i partecipanti all’evento scopriranno il sorprendente retaggio storico dell’Aquila, grazie al binomio tra arte recitativa e ricerca scientifica: un attore teatrale interpreterà il primo storico e cronista aquilano, Buccio da Ranallo, fonte preziosa per le sue opere dalla fondazione dell’Aquila al XIV secolo.
L’attore, in aquilano del Trecento, farà raccontare al cronista alcuni passi fondamentali riguardanti la storia della città e, a turno, diversi docenti e ricercatori dell’Ateneo dialogheranno con Buccio, sfatando miti, confermando dettagli storici o narrando passi ancora poco conosciuti della secolare storia della nostra città, esponendo al grande pubblico le ricerche che da anni l’Università conduce sul territorio, anche per i secoli successivi.
Docenti coinvolti e argomenti trattati:
Marta Guagnozzi (Storia dell’Arte Medievale): La facies celestiniana di Collemaggio
l’incoronazione di Celestino V a Collemaggio servirà come spunto per descrivere le fattezze della Basilica ai tempi di Celestino
Fabio Redi (Archeologia Medievale): Le fasi costruttive di Collemaggio
agganciandosi al precedente intervento, verranno descritte le fasi costruttive della basilica, con alcuni confronti con l’abbazia di S. Maria della Vittoria a Scurcola Marsicana, voluta da re Roberto dopo la Battaglia di Tagliacozzo
Francesco Zimei (Storia della Musica): La figura dei giullari nel medioevo
una delle tante quartine in cui si parla di giullari e “musicanti” sarà utilizzata per prendere spunto e avviare una discussione sulla presenza di queste fondamentali figure nella città trecentesca.
Stefano Boero (Storia Moderna): Dentro e fuori i conventi tra sacro e profano
conventi e monasteri: reti contorte tra società e istituzioni
Alfonso Forgione (Archeologia Medievale): La presunta distruzione dei castelli e la nascita della città angioina
prendendo spunto dalle vicende di Niccolò dell’Isola verranno descritte le vicende legate ai castelli “dirupati” dopo la rifondazione angioina , sfatando miti legati alla distruzione dei castelli e all’insediamento dei loro abitanti nei locali intus in città.
Martina Di Massimo (Storia dell’Arte Medievale): La comunicazione nel medioevo e gli affreschi di Bominaco
prendendo spunto dalla notizia riportata da Buccio circa lo spostamento della festa di S. Massimo da ottobre a maggio per via della raccolta dello zafferano, della vendemmia e dell’aratura, verrà evidenziata l’estrema importanza degli affreschi (e del calendario di Bominaco nello specifico) come mezzo di divulgazione e di trasmissione dei saperi empirici nel Medioevo.
Luca Pezzuto (Storia dell’Arte Moderna): Il monumento funebre di Amico Agnifili nel duomo dei Santi Massimo e Giorgio
Silvia Mantini (Storia Moderna): La notte nel rinascimento